Avevo una fattoria in Africa ai piedi delle colline Ngong…, così Karen Blixen iniziava uno dei suoi libri piu belli: La mia Africa”. Pure io laggiù avevo trovato una mia dimensione, lontano da tutto quello che aveva riempito ed abbracciato la mia adolescenza. Le giornate si susseguivano tra un safari e l’altro, nella savana, nel bush e si perdevano nei tramonti di Masai Mara e nelle piane infinite di Serengeti, nessuna malinconia per quello che avevo lasciato in Italia.
Ma un giorno, per caso, una sorta di nostalgia si è insinuata lentamente dentro di me, riportando alla memoria avvolgenti colline e declivi ricoperti di vigneti: lì c’era una casa che mi apparteneva e che avevo dimenticato.
Una volta tornata a casa decisi d’impulso di ridare vita a quella magione abbandonata a se stessa e senza vita.
Era la casa della mia infanzia, dei miei nonni, erano le mie radici che per tanto tempo avevo ignorato.
Dopo quattro anni di lavori finalmente la casa è tornata agli antichi splendori.
Una moltitudine di rose, piante aromatiche, perenni, alberi da frutto ed un giardino d’inverno fanno da cornice al Cucutì…
Il Cuculo frequenta assiduamente il vigneto circostante ed il giardino, ed il suo canto assiduo mi accompagna dalla primavera alla fine dell’estate.
CUCUTI’ è lo sfottò che noi bambini cantavamo al cuculo, quasi a schernirlo per il suo strano canto.
Da qui nasce l’idea e la scelta di aprire la casa agli amici creando il B&B con questo bizzarro nome.
CUCUTI’ si trova sui Colli Piacentini, nella Valtidone, immerso in un giardino all’inglese.
Il B&B è dotato di un’unica grande ed accogliente suite indipendente che delizia gli ospiti regalando il privilegio di essere completamente immersi nella propria privacy in un ambiente di charme.